Come gran parte di voi saprà tutto il mondo retrogame è oramai disponibile in “versione domestica” ultra-low-cost attraverso vari software, chiamati emulatori, disponibili praticamente per tutte le piattaforme esistenti (da Windows a OSX, da Android ad iOS, da Raspberry ai più svariati sistemi operativi proprietari delle consoles); emulare le consoles più moderne richiede ovviamente macchine più performanti e si è arrivati addirittura ad avere emulatori per retroconsoles all’interno del parco software homebrew delle stesse (es. l’emulatore GNUBOY che permette l’emulazione delle ROMs Game Boy in un Nintendo 64 originale !).

Quello che forse non tutti i lettori sanno è che esiste la possibilità di caricare le vecchie ROMs o le immagini ISOs dei dischi all’interno di speciali cartucce “riprogrammabili” per avviarle direttamente sull’hardware originale !

Ma perchè fare cio’direte voi ? Ho già gli emulatori che vanno benissimo !
E’vero, gli emulatori vanno spesso alla grandissma MA… i giochi, soprattutto quelli più datati, furono programmati per essere visualizzati su monitor a tubo catodico e non LCD utilizzando non di rado artifici di programmazione legati proprio alla resa su tali display (nell’immagine sottostante potete vedere il confronto tra un CRT reale a sinistra ed in versione “emulata” senza filtri a destra):

C’è poi da dire che alcune particolarità analogiche risultano impossibili da replicare in emulazione con fedeltà 100% all’originale (es. il chip sonoro SID del C64) perchè alcune caratteristiche (che a volte possono essere addirittura definite “imperfezioni”) sono strettamente legate all’hardware e non possono essere replicate con corrispondenza assoluta via software.

(abilitate l’opzione CC sottotitoli nel video per vedere se state ascoltando il reale o il digitale emulato)

Nello specifico i chip SID dispongono di linee di condensatori in ingresso costituite da elementi naturali e ciò significa che i filtri sono impossibili da emulare al 100%. Ricordate inoltre ad esempio che 2 SID di 2 C64 differenti non avranno MAI lo stesso identico suono ! I filtri si basano infatti su componenti presenti in natura (che appartengono al mondo analogico) e quindi si discostano “naturalmente” e per definizione dalla “perfezione digitale”.
Abbiamo inoltre la componente “emotiva” legata al piacere intrinseco di utilizzare la macchina reale ! Vuoi per “effetto nostalgia” o vuoi per maniacalità di “perfezione analogica”… riassumendo in 2 parole possiamo dunque affermare che nessuna emulazione potrà restituire con fedeltà perfetta quanto detto sopra; si possono introdurre imperfezioni (es. scanlines che ricordano l’effetto “a linee alternate”) ma saranno anche esse “digitali”; emulando si può andare vicino alla realtà al 99% ma non avremo mai una corrispondenza esatta al 100%. Se ci si accontenta non c’è problema ma evitate di dire, soprattutto a chi è “fanatico” del retrogame, che emulare è praticamente identico al giocare su macchina reale, soprattutto parlando di resa a video tra monitor a tubo catodico ed LCD; se lo fate le conseguenze potrebbero essere devastanti e potreste tirar fuori i più bassi istinti dell’uomo ! Siete avvisati !

MINISTORIA

Come la stragrande maggioranza dei prodotti per retrogame/retroconsoles le flash card (o flash cart che dir si voglia) nascono come idee di appassionati contemporaneamente esperti sia in elettronica sia in programmazione i quali volevano poter sfruttare il sempre più dilagante fenomeno del “rom dumping” (e cioè la copia dei giochi su cartucce in files digitali) per poter avviare su macchina originale titoli usciti solo in altri paesi oppure semplicemente titoli che per qualche motivo non erano mai riusciti ad avere tra le mani.

I primi prototipi erano fatti in casa con design piuttosto “grezzo” magari ottenuti modificando cartucce originali riadattate per connetterci una PROM (non riscrivibile):

evolute successivamente in prodotti un pochino più “rifiniti” e riscrivibili:

Con il tempo alcuni capirono che potevano monetizzare il loro lavoro ed ecco che iniziarono a vendere i propri prototipi casalinghi fatti in serie. (foto qui a destra)

Il primo a farne un vero e proprio businness fu Igor Golubovskiy, meglio conosciuto tra i fan del retrogame con lo pseudonimo di “krikzz“. (foto qui a destra)

Le sue cartucce sono oramai famose con il nome di “EverDrives”, ognuna specifica per una determinata console; i nomi dei suoi singoli prodotti sono cambiati nel corso degli anni, magari aggiungendo semplicemente un “v2” o “v3” in fondo al nome oppure cambiando radicalmente il nome per motivi di copyright dello stesso (es. la SD2SNES è diventata a partire da Gennaio 2020 FXPAK PRO), mentre alcune sono andate fuori produzione magari rimpiazzate da nuovi hardware più potenti ed il loro prezzo è inesorabilmente cresciuto mancando sostanzialmente dei competitors sul mercato!.

La storia vuole che Igor vendette gli schemi (ma non i sorgenti del firmware che forniva pre-flashato) ad un cinese (junfangames) il quale voleva costruirle per conto suo e venderle nel mercato asiatico; forse un po’ingenuamente krikzz accettò (dietro non si sa quanto denaro) offrendo supporto alle versioni cinesi solo ed esclusivamente al software (visto che l’hardware non è di krikzz) e nei primi tempi esistevano solamente 2 tipi di everdrives, le originali e quelle originali-cinesi con un prezzo che risultava praticamente identico; parallelamente iniziarono però a comparire i primi prodotti sviluppati/clonati completamente in Cina che avevano prezzi ridotti fino ad 1/6 – 1/9 rispetto al prodotto originale immessi forse sul mercato da un fantomatico “Jack Do It Yourself” (o JDIY) anche se questa informazione non è certa (quando si fa out sourcing in Cina è possibile che gli schemi dei progetti realizzati in una azienda asiatica vengano “magicamente” copiati e clonati); all’inizio erano disponibili solamente le EDMD v2.3 per MegaDrive/Genesis e le ED64 V1 (anche dette ED64 Plus) per N64; successivamente comparvero, a prezzi molto concorrenziali, quelle per Nintendo/Famicom e Super Nintendo e recentemente anche quelle per Master System e Turbografx (alcune di queste sembrano trovarsi solo su Aliexpress). Ovviamente questi prodotti non sono supportati da Igor ed anzi gli aggiornamenti potrebbero includere dei sistemi di protezione che brikkano le cartucce fake se aggiornate con le nuove versioni di OS originali da lui rilasciate quindi, se le comprate, sarete presumibilmente per sempre vincolati al firmware ed al OS (menu che si visualizza sulla console) con cui vi arriveranno a meno che qualcuno non produca degli specifici cracks cosa attualmente ancora mai avvenuta a quanto pare; vi potete rendere conto se siano fake oppure no sia per il prezzo decisamente sottocosto sia perchè è usualmente scritto nella descrizione che non si devono aggiornare; in alternativa è lo stesso venditore a dichiararlo dietro specifica domanda (se siete curiosi di saperlo la più clonata e venduta è senza dubbio quella per Mega Drive che si riesce a trovare a neanche 20 dollari).

Dopo aver monopolizzato il mercato per mancanza di concorrenti krikzz ha trovato pane per i suoi denti con Terraonion, gestito da sviluppatori e appassionati (nella foto potete vedere Todd Gill membro che svolge una specie di ruolo da PR per l’azienda). 

Che vendono (a prezzi che definire “eccessivi” è un complimento) prodotti che comunque sono di ottima fattura.

 

In particolare il Super SD System 3 per PC-Engine/Turbografx16 (emula cartucce ed unità CD-ROM), la MegaSD per Mega Drive/Genesis (emula cartucce ed unità CD-ROM) e le NeoSD per NeoGeo/MVS (permettono di avviare tutto il parco titoli NeoGeo); costi esagerati ma se ci pensate con questi gioiellini della tecnica non avrete più la necessità di acquistare i costosi add-ons CD-ROM o le ipercostose cartucce NeoGeo.

Terraonion non sembra essere molto felice di aiutare i suoi clienti qualora si palesasse un problema; prima di fare acquisti da loro leggete questo: http://www.publicshaming.co.uk/2019/01/27/terraonion/ e magari comprate i loro prodotti da terze parti (es. https://stoneagegamer.com/)
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Nonostante la concorrenza, il prezzo dei prodotti purtroppo non è calato, ed inoltre Igor sta cercando di correre ai ripari tentando di implementare nei nuovi updates ai suoi prodotti quello che ancora non sono in grado di fare mentre quelli degli altri si (es. supporto Mega CD alla EverDrive per Mega Drive/Genesis).

Una delle cose sicuramente più interessanti di queste meraviglie è quella di poter utilizzare su macchina reale gli homebrews creati per queste retromacchine anche decine di anni dopo la loro ufficiale dismissione dal commercio !!!

Fatto questo doveroso cappello introduttivo trattiamo dunque questi “strumenti di potere” !

FLASH CARD

Hanno tutte dei chips flashabili/riprogrammabili ma cambia sostanzialmente il modo in cui questi vengono scritti; si distinguono in 2 grandi categorie:

– dotate di 1 o più FLASH CHIP riprogrammabili;

– dotate di schedina SD/microSD/porta USB

CON EPROM

Queste cartucce sono le prime ad essere state ideate; hanno uno o più chip di memoria riscrivibile attraverso programmatori esterni che vanno acquistati a parte (alcune si cancellano soltanto con i raggi ultravioletti mentre altre si possono cancellare via programmatore); in alcuni casi il chip va estratto dalla scheda della cartuccia e montato sul programmatore per essere programmato con apposito software dopodichè si reinserisce nella cartuccia, in altri casi esiste già una interfaccia di collegamento saldata sulla scheda (parallela nei più vecchi, USB nei più moderni) che permette il collegamento diretto con il PC attraverso un software dedicato.

I limiti di queste schede sono:
– la capacità di memoria: siamo di fronte a chip con memorie che vanno da pochi Kb fino a qualche centinaio di MB; se il parco ROMs della console per la quale sono dedicate è molto limitato (pochi MB come nel caso delle vecchissime consoles dove 1 rom occupa pochi Kb) vanno più che bene: le programmate 1 sola volta con tutto il romset e siete a posto.
– la lentezza nella programmazione: spesso si tratta di dispositivi legati a programmatori paralleli (lentissimi) oppure a periferiche USB 1.0 (lente).
– la necessità di avere un programmatore esterno con il quale programmare queste schede. Per il singolo chip di solito si usano programmatori universali che potete riutilizzare anche per altri progetti o chip; in altri casi il programmer è proprietario e dovete acquistare per forza quello se nessuno ha reversato il protocollo di comunicazione e l’ha reso disponibile.
– la necessità di trovare un loader già pronto (a meno che non lo sappiate programmare da soli) per selezionare la ROM desiderata da un menu; le cartucce più “povere” permettono di caricare 1 sola ROM per volta senza dunque necessità di avere un loader.
– molto spesso queste cartucce non sono in grado di emulare circuiterie/chips aggiuntivi rendendo dunque la compatibilità con il parco titoli specifico disponibile lontana dal 100%.

I vantaggi sono:
– l’economicità della sola scheda (si riescono a trovare a poche decine di dollari l’una); ovviamente va aggiunto il costo del programmatore.
– non di rado esistono progetti già pronti che contengono lo schema del PCB, i componenti necessari ed il software che permette la selezione della ROM da un menu visibile a schermo (loader) quindi, se siete capaci, per pochi dollari potete costruirvene 1 da soli.

 

CON SD/microSD/USB

Anche queste schede sono dotate di un flash chip ma questo viene programmato attraverso un microcontrollore saldato sul PCB che legge le ROMs direttamente da una scheda SD/microSD o da una periferica USB attraverso un menu di selezione e la flasha/emula senza necessità di avere un programmatore esterno.

I limiti di queste schede sono:
– il costo esagerato; si parte da un minimo di circa 60 dollari fino ad arrivare ad alcune centinaia di euro l’una; la circuiteria è certamente più costosa ma il prezzo finale è oggettivamente esagerato rispetto ad un ipotetico valore “accettabile”; si tratta comunque di prodotti di estrema nicchia quindi, essendoci poca concorrenza, chi per primo le inventa per primo fa il prezzo; c’è però da dire che spesso sono prodotti di ottima qualità !
– quando si usa una formattazione FAT32 i files elencati nel menu di selezione sono in ordine di copia sulla SD e non in ordine alfabetico e non esiste una opzione per ordinarli direttamente dal menu quindi o si copiano i files nell’ordine desiderato oppure si utilizzano tools appositi che lo faranno per noi.

I vantaggi sono:
– l’estrema semplicità di utilizzo; si copiano le ROMs/ISOs nella SD via PC (a volte è necessario mantenere una struttura specifica di files/cartelle), si inserisce la SD nella scheda e si infila la cartuccia nella console !
– Alcune riescono ad emulare specifiche circuiterie/chips aggiuntivi (mappers, chip grafici, ecc) che si trovano soltanto in specifiche cartucce come accade ad esempio in diversi giochi Super Nintendo senza i quali il gioco non partirà mai di conseguenza la compatibilità del parco titoli specifico disponibile aumenta diventando prossima al 100%.
– in alcuni casi riescono ad emulare il comportamento di specifici (e costosi!) add-ons hardware (es. schede per PC-Engine o Mega CD per Mega Drive) dei quali non avrete dunque più bisogno.
– un loader integrato dal quale scegliere i giochi o addirittura settare specifiche impostazioni hardware.
– facilità di aggiornamento del firmware (attenzione all’utilizzo di firmwares originali con flashcarts clonate, c’è rischio brick!).
– in alcuni casi esistono cloni cinesi che riducono a circa 1/3 il prezzo; purtroppo i cloni non hanno supporto software quindi qualunque aggiornamento più recente del firmware ufficiale probabilmente non sarà supportano ed anzi rischia di farvi brikkare la cartuccia se installato quindi occhio !!
– alcune hanno anche la possibilità di collegare la scheda direttamente al PC via USB per varie funzioni (es. debugging).

La scelta quindi va mirata sia al budget (se è “illimitato” andate ad occhi chiusi su quelle SD/microSD ORIGINALI) sia alla compatibilità (se vi interessa avere la possibilità di avviare il 90-95% senza raggiungere l’agognato 100% dei titoli andate sul clone cinese).
Per le consoles più datate (diciamo pre-Nintendo 8bit quindi Atari 2600, Intellivision, Colecovision, ecc) le cartucce con flash chip riprogrammabile sono economiche, riescono a contenere quasi tutto il parco titoli ed hanno elevata compatibilità dovuta al fatto che in quel periodo non erano usuali chips aggiuntivi per potenziare il gioco direttamente all’interno della cartuccia.

DE (Drive Emulator)


Questi dispositivi (ODE – Optical Drive Emulator / FDE – Floppy Drive Emulator / TDE – Tape Drive Emulator) emulano le funzioni del drive originale sostituendosi completamente ad esso (oppure in casi più rari adattandosi accanto ad esso) permettendo così di non usurare le già delicate componenti e meccaniche (lenti, cinghie di trasmissione, supporti magnetici, ecc) delle macchine e dei supporti originali (in particolar modo nastri delle cassette e floppy disks). Usualmente la lettura dei titoli avviene via scheda SD/microSD oppure direttamente via periferica USB esterna (HDD, chiavetta USB, ecc). A volte questi dispositivi prendono il nome del BUS di comunicazione del dispositivo emulato (es. SD2IEC per dire che emula su SD la periferica con BUS IEC del lettore floppy del Commodore 64).

Questi aggeggi offrono praticamente soltanto vantaggi; gli unici “contro” sono i costi ed in alcuni casi la necessità di dover aprire la console/il computer per installarli dovendo rimuovere/dissaldare/saldare fili o piccole schede.
Alcuni siti offrono servizi di modifica a pagamento vendendo al bisogno anche consoles pre-modificate (a prezzi decisamente più alti se paragonati alla soluzione di installazione fatta in casa).

SOFTMOD


Da quando le console hanno iniziato ad avere una memoria interna/esterna riscrivibile (quindi non più solo ROM) gli sviluppatori hanno cercato di trovare sistemi che non richiedessero hardware aggiuntivo per modificarle andando a riscrivere, una volta ottenuto i privilegi di esecuzione arbitraria di comandi attraverso specifici exploit, le funzioni del sistema operativo avviato patchando i controlli di eventuali protezioni rendendo dunque l’hardware una specie di “dev board” per la quale poter sviluppare homebrews senza dover pagare diritti alla casa produttrice.

In alcuni casi (es. 3DS) si è assistito alla presenza sia di cartucce riscrivibili (prima “fase” dell’hacking) che di softmod (in una fase successiva) la quale ha ovviamente reso le cartucce obsolete in quanto una qualsiasi softmod per qualsiasi dispositivo è praticamente a costo zero (sono necessarie giusto le spese per la memory card su cui caricare gli exploit cui vanno aggiunti in alcuni casi eventuali piccoli hardware poco costosi per avviarli).

In altri casi queste modifiche vanno riavviate ad ogni riavvio della console (es. i vari “Homebrew Enabler” o “HEN”) in quanto le patch applicate in memoria vanno perse durante lo spegnimento a causa del fatto che non si è (ancora) riusciti a trovare un sistema per applicarle in modo persistente, in altri casi invece possono essere permanenti (si parla in questo caso di softmod “coldboot”) perchè il livello di accesso alla macchina è talmente “profondo” che le modifiche possono essere forzate all’avvio della stessa.

Esistono infine modifiche hardware che vanno a braccetto con i software homebrew come nel caso degli ODE con i quali una modifica che si effettua fisicamente sulla macchina viene gestita da una interfaccia software homebrew per facilitare l’esperienza dell’utente (es. GCLoader + Swiss per GameCube).

QUALI CARTUCCE ABBIAMO A DISPOSIZIONE NEL 2020

Troverete i dispositivi suddivisi per produttore ed ulteriormente separati tra di loro in comode tabelle seguendo l’ordine cronologico della loro uscita sul mercato.

Le caratteristiche tecniche possono variare in base alle revisioni hardware; quelle riportate in questo articolo dovrebbero essere le più recenti al momento della stesura. I prezzi sono relativi ad inizio 2020 e possono variare a seconda di dove si acquistano ed a seconda che si tratti di nuovo od usato.

Questo thread non tratterà dispositivi dichiarati “discontinued” (fuori produzione) nè approfondirà dispositivi che non sono stati testati da fonti affidabili.

Verranno proposte alcune recensioni ufficiali spesso presentate su siti molto conosciuti: controllate SEMPRE la data di scrittura di tali recensioni perchè gli updates di firmware e software delle cartucce più famose colmano spesso eventuali incompatibilità e problemi riscontrati con le versioni più datate.

Come ultima nota, prima di avventurarvi nella lettura e nel successivo eventuale acquisto, leggete con attenzione questo articolo e la sua relativa spiegazione-dimostrazione tecnica; i 2 scritti spiegano come sia possibile danneggiare una console qualora questi dispositivi fossero realizzati senza le dovute attenzioni progettuali (in particolare la differenza di lavoro tra i 5v della console ed i 3.3v delle flash cart sembra non andare molto d’accordo con la circuiteria interna di alcune console con conseguente stress sui componenti e possibilità di un loro danneggiamento nel tempo non essendo costruiti per gestire queste differenze).

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