Produzione: 1983
OS: Sinclair Basic
TIMEX 2068
Cos’è il Timex 2068? Un clone? Beh di cloni del classico ZX Spectrum ce ne sono veramente tanti.
Questo è un prodotto ufficiale della Timex che collaborava con la Sinclair per vendere i suoi prodotti negli States, è un upgrade della versione 48k aggiungendo però un chip audio (AY-3-8912) con uno speaker interno, una porta cartucce, un’uscita RCA e 2 porte joystick, nonché una risoluzione migliorata ed una modalità estesa di colori.
In seguito il chip audio fu utilizzato anche sulle versioni ZX Spectrum 128K e superiori.
Tutte queste modifiche introdotte resero questo computer incompatibile con il software scritto per lo Spectrum e per ovviare a questo fu prodotta una cartuccia emulazione che rendeva possibile il caricamento di programmi scritti per lo Spectrum, ovviamente in questa modalità non si poteva più beneficiare degli upgrade introdotti in questo modello.
Anche la tastiera subì un piccolo miglioramento introducendo i tasti in plastica e non più un gomma, pur avendo una membrana interna. Stessa cosa per i comandi Basic che in questo computer ne furono introdotti 6 ulteriori.
Questo fu l’ultimo computer prodotto dalla Timex prima di abbandonare questo mercato e la fine di questo progetto fu determinata anche da una spietata concorrenza in quegli anni.
Pubblicità del Timex 2068
Una cosa che fa sorridere è che questo computer era pubblicizzato come un modello a 72K!
in realtà la memoria utente era sempre 48K come lo ZX Spectrum, ma per pompare un pò questo numero hanno considerato anche i Kb delle ROM 🙂
Il computer doveva essere economico ed il prezzo fu lanciato a $199 come un vero affare… peccato che poco tempo dopo la Commodore abbassò di molto il prezzo dei suoi modelli di punta e con la stessa cifra ci si comprava un C64 con migliaia di software già disponibile e con delle caratteristiche migliori.
Per il resto le caratteristiche sono quelle dello Spectrum, nonostante una tastiera più comoda per scrivere, fu lasciato il sistema di scrittura automatica dei comandi, premendo un tasto a inizio comando veniva inserito direttamente su schermo, un po’ come il T9 nei telefonini.
I colori erano 8 ma grazie alla possibilità di poter gestire 1 livello di luminosità (tranne che sul nero) si arrivava a 15 tonalità di colore.
Come lo Spectrum non aveva la possibilità di gestire gli sprite, anche se la modalità colori estesa permetteva di inserire un colore diverso ogni cella composta da 8x1pixel rispetto a quella standard (quadrata) di 8×8 pixel.
Il sonoro è finalmente gestito da un integrato dedicato che è capace di suonare 3 voci e l’audio era prodotto da uno speaker interno (non più un buzer come nello Spectrum).
Le porte posteriori come visibile qui sopra sono:
Power: usato per collegare l’alimentatore 15V DC, utilizza un classico barrel con positivo esterno
MIC/EAR: per connettere un registratore e poter caricare e salvare i programmi (l’entrata per un eventuale TZXDuino è EAR)
MONITOR: è un’uscita video composito per poter collegare un tv/monitor
RF: è un’uscita TV usata spesso in quegli anni (non visibile in foto ma è più a destra del connettore power)
Trasformare il 2068 in ZX Spectrum
Questa è la disposizione dei componenti all’interno del computer, e come si può vedere in alto a destra ci sono 2 ROM.
Per trasformare questo computer in ZX Spectrum ci sono 2 modi:
1) Tramite la cartuccia da inserire contenente l’emulatore.
Questa va inserita ovviamente a computer spento e una volta poi acceso occorre digitare il comando OUT 244,3 per far riavviare la macchina in modalità emulatore Spectrum
2) Cambiando la ROM1 con la ROM dello Spectrum.
Sostituendo questa memoria con quella di uno ZX il gioco è fatto, è anche possibile scrivere una Eprom più recente (tipo 27256) con i dati della ROM dello Spectrum.
Nel video ho testato entrambe le soluzioni per vedere come funzionano e sono riuscito a caricare un gioco per lo ZX in entrambe le modalità