Produzione: 1982
OS: Sinclair Basic
ZX Spectrum 128K
L’ultimo computer della Sinclair! eh già, come non parlarne…
Questo esemplare è stato realizzato nel 1985 (nome in codice Derby) in collaborazione con il distributore spagnolo Investrónica per adattare il modello dello Spectrum+ al mercato Spagnolo.
Se diamo un rapido sguardo alla forma del computer vediamo che la scocca è identica al modello plus, stessa tastiera ma qui è stato aggiunto un bel radiatore (aletta di raffreddamento) esterno e da qui il simpatico nome “toastrack” per la sua forma!.
Perché hanno modificato il vecchio modello?
Beh, in Spagna in quel periodo furono messe delle tasse sui computer con meno di 64Kb di ram ed i computer venduti nel loro paese dovevano avere il supporto per l’alfabeto spagnolo.
Per poter vendere in questo mercato venne quindi creato lo Spectrum 128K che prendendo come base il Plus è stato arricchito con 128Kb di RAM, un chip audio dedicato (il famoso AY-3-8912) a tre canali, 32Kb di ROM con un Basic migliorato ed una porta seriale RS-232 oltre ad un’uscita video RGB oltre la classica RF.
Tutto questo mantenendo una buona compatibilità con il software scritto per lo Spectrum 48K, infatti all’avvio viene mostrata una schermata con la possibilità di utilizzare il computer in versione 48K, utilizzare il Basic integrato o caricare da cassetta.
Questo computer a differenza dei suoi predecessori è stato venduto inizialmente in Spagna nel 1985 e in seguito nel 1986 anche nel Regno Unito, questo per via di molti Spectrum Plus ancora non venduti.
Nei comandi Basic troviamo, un po’ come nel Commodore 128, la possibilità di passare alla modalità 48k scrivendo il comando “spectrum”, altri comandi sono stati aggiunti per semplificare l’utilizzo del chip sonoro.
Parlando del chip sonoro, dobbiamo dire che su questo modello non troviamo più lo speaker interno, il suono generato dal computer può essere sentito solo attraverso un tv o monitor dotato di casse.
La compatibilità con i predecessori non è al 100% per via della memoria utilizzata, 128k che non poteva essere direttamente indirizzata dallo Z80, il massimo era di 64k e decisero di dividere il totale della RAM in 4 pagine da 16kb, per accedervi sono stati aggiunti dei comandi sostituendone alcuni della vecchia versione.
Per il resto la modalità grafica non è cambiata dai precedenti modelli e pertanto nei giochi per il 128k troviamo il classico effetto “Color Clash” che affliggeva questi computer.
Non sapere cos’è il Color Clash?
Questo è il nome che viene dato ad un “difetto” di colorazione durante il gioco. Nello Spectrum ogni quadrato composto da 8×8 pixel può avere un massimo di 2 colori e siccome questi computer non hanno la possibilità di creare Sprite, come accade nel C64, il personaggio è sempre un carattere ridefinito che sta nello stesso livello dello sfondo, quindi se lo sfondo è colorato, quando il personaggio ci passa sopra, prenderà il colore del quadrato (8×8) dove si trova o sarà lo sfondo a prendere il colore del personaggio.
Il personaggio prende il colore dello sfondo
Qui è lo sfondo a prendere il colore
in alternativa si realizzarono giochi monocromatici trasfondo e personaggio
Ora però non dovete più preoccuparvene perché abili programmatori hanno trovato un metodo per superare questo limite ed ora si possono creare nuovi giochi senza più questo problema. Ormai la conoscenza di queste macchine come succede anche per il Commodore ha portato a creare dei programmi che fanno fare a questi computer cose incredibili e mai pensate ai loro tempi.
Dopo questo modello troviamo un computer molto simile ma dotato di registratore integrato, lo Spectrum +2, però questo fu realizzato dalla Amstrad dopo l’acquisizione della Sinclair fallita poco dopo il lancio di quest’ultimo prodotto.