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11 Marzo 2023Cos'è il RECAP ?
Nel mondo elettronico si indica recap o recapping, la procedura per sostituire i condensatori su una scheda elettronica o di un dispositivo. Si toglieranno tutti i vecchi condensatori e si sostituiranno con altrettanti nuovi e più performanti.
Perchè?
I conensatori elettrolitici o al tantalio hanno un loro ciclo di vita, un monte ore di lavoro e dopo di che cominciano a perdere la loro funzinalità fino ad arrivare anche a distruggersi nei casi peggiori. Il nemico più grande per questi componenti è il calore, che può rapidamente portarli a fine vita prima del previsto. Dopo tante ore di lavoro e se il condensatore lavora molto, continue cariche e scariche, correnti importanti come nella parte di alimentazione di una scheda, il condensatore può degradarsi rapidamente anche senza segni visivi evidenti.
Cosa può succedere?
Quando il condensatore elettroitico arriva ad uno stato avanzato di usura, può succedere che si gonfi o addirittura esploda (visibile ad un’ispezione). Un altro problema meno visibile ma più grave e invece è la perdita del suo elettrolita che spesso causa l’ossidazione delle piste in rame o dello stagno. Questo problema è meno visibile perchè il condensatore ha un aspetto perfetto, ma lo possiamo individuare nei casi peggiorni intorno al componente, troivando tracce di ossido o una patina opaca nei suoi dintorni.
Danni invisibili
Oltre a danni che il condensatore può provocare fisicamente alla scheda, si possono verificare malfunzionamenti derivati dalla perdita della sua capacità o l’aumento del ESR (la sua resistenza in serie) che fanno funzionare male il circuito e possono causare rotture ad altri componenti. In un circuito oscillatore, come negli alimentatori switching, dove il condensatore è utilizzato per creare una certa frequenza per pilotare un transistor ed il trasformatore, se questo componente si guasta, può facilmente causare un guasto anche sul transistor che si ritroverà sempre in conduzione.
Consensatori quasi esausiti potrebbero invece provocare disturbi sulla parte audio o video di un computer, console o amplificatori.
Altri guasti non visibili possono essere i corto-circuiti, già, i condensatori possono andare in corto-ciruito e provocare danni anche in questo modo. E’ quindi importante verificare il loro corretto funzionamento all’interno del circuito.
Come testarli?
Se ci trovaimo di fronte ad un condensatore apparentemente buono, un modo per testarlo è con un capacimetro e/o con un misuratore di ESR che ci dirà se la sua resistenza interna è ancora entro i livelli previsti.
Questo è uno dei tanti strumenti che possiamo utilizzare per verificare la capacità effettiva del condensatore e la sua resistenza serie, che secondo una tabella in base alla sua capacità e tensione deve essere al di sotto di un certo valore. Se questi parametri non sono rispettati, il condensatore va sostituito.
In rete possiamo trovare altri strumenti anche più economici per svolgere questo test, cercate ESR meter o capacimetro, sarebbero da verificare entrambi i valori, lo strumento a fianco li misura entrambi.
Serve fare il recap?
Questo è un bel punto da chiarire, c’è chi lo fa a prescindere e chi è più conservativo…
Dipende da cosa abbiamo sotto mano, che condensatori monta, quanto sono vecchi, quanto ha lavorato e che tipo di lavoro svolge. Su certi computer per esempio non è strettamente necessario mentre su altri è d’obbligo.
Vediamo ora un esempio, il caso di un computer che necessita di questa procedura come anche A600
Recap su Amiga 1200
Questo computer è uno dei casi dove i condensatori dopo tutti questi anni possono creare problemi alle piste e vari malfunzionamenti generali. Anche l’Amiga 600 soffre di questo stesso problema.
Per eseguire il recap occorre procurarsi i nuovi condensatori da un qualsiasi negozio di componenti elettronici oppure trovare anche dei kit già pronti e venduti su siti di atste.
Cosa occorre per poter eseguire questa procedura?
Questi sono i miei strumenti, prima o poi cambierò la stazione ad aria calda 🙂
AOYUE 909
Stazione saldante con alimentatore.
Un tempo la utizzavo anche come saldatore, ma non è il massimo. Per la funzione aria calda va bene, non è precisa nella regolazione ma ci si abitua con il tempo.
AIXUN T3A
Buon saldatore con punte intercambiabili, scalda in un attimo e regge bene anche con le piste di massa.
DM915
Stazione dissaldante per componenti a foro passante, ottima per componenti con tanti pin!!
Amici immancabili nel nostro laboratorio. Utilili per la pulizia e la saldatura dei componenti. Da aggiungere anche alcool isopropilico per pulire i residui.
Per dissaldare i condenstatori elettrolitici potrebbe bastare un saldatore e scaldare un pad alla volta tirando leggermente il condensatore dall’altro lato in modo da far uscire il reoforo e ripere la procedura per l’altro pad fino a farlo uscire completamente. Con un dissaldatore invece si può procedere un pin alla volta più facilmente, ma occhio alle piste di massa, sulla 1200 ci sono delle piste che dissipano molto calore e non è facile con un dissaldatore riuscire a tirare su tutto lo stagno.
Per i condensatori SMD si possono utilizzare diversi metodi (dipende anche dallo stato del conesatore):
1) Possiamo scaldare un pin alla volta con il saldatore e tirare delicatamente inclinando il condensatore dal lato opposto a dove stiamo scaldando, così solleveremo un pò il suo pin e poi faremo la stessa cosa dal lato opposto e così via fino a rimuoverlo.
Il condensatore non deve avere i pin ossidati altrimenti non riusciremo a scaldare fino al pad e non verrà via, anzi correremo il rischio di sollevare la traccia sotto.
2) Metodo brute-force. Consiste nel ruotare piano piano il condensatore da un lato e poi dall’altro (facendo una leggera pressione, non tirando!) fino a che i pin del condensatore non si staccano. La rotazione va fatta poco per volta e ogni volta aumentandola un po’. Questa è una procedura molto veloce ma potrebbe essere risichiosa se fatta male o se le piste sotto sono rovinate dal condensatore se ha perso liquido.
In alternativa alla rotazione si può tagliare il condensatore vicino alla base e rimuovere con facilità la restante parte. Come per la rotazione poi vanno puliti i pad dai residui.
3) Aria calda. Scaldando da un lato e dall’altro facendo attenzione a cosa c’è nelle vicinanze, possiamo rimuovere il condensatore una volta che lo stagno dei suoi pin è sciolto. Per agevolare la procedura è possibile usare il flussante che farà sciogliere più uniformemente lo stagno. Questa procedura è abbastanza sicura, occorre il suo tempo senza esagerare con il calore e in alcuni casi occorre mascherare le parti più delicate con del nastro Kapton per evitare di far sciogliere plastiche nelle vicinanze. Se i pin sono ossidati, occorre pulirli e magari usare il flussante per facilitare lo scioglimento.
Dopo aver rimosso il condensatore, occorre pulire la pista con dell’alcool isopropilico.
Se abbiamo il pad con ancora il pin del condensatore oppure ossidato, possiamo pulirlo rimettendoci altro stagno per poi toglierlo con l’aiuto di una treccia di rame.
Una volta che la piazzola è bella pulita possiamo saldarci su il nuovo condensatore, mettendo un po’ di stagno su una piazzola e poi mentre scaldiamo posizioniamo il nuovo condensatore e togliamo il saldatore.
Quando lo stagno sarà freddo ed il condensatore bloccato in posizione possiamo saldare l’altro pin con calma, se c’è bisogno usiamo il flussante e se necessario ripassiamo il primo pin con dell’altro stagno.
Di seguito la riparazione di 2 schede Amiga 1200.