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Cosa sono i paddle?
Letteralmente possiamo trovare la sua traduzione come pagaia o racchette, infatti prende il nome proprio dalle racchette usate nel tennis tavolo. Questa periferica, molto usata negli anni ’70 dalle Pong, è un controller che gestisce un asse tramite un potenziometro e permette di muovere la nostra “racchetta virtuale” nel gioco. A differenza di un classico joystick digitale dove per andare in una direzione, facciamo l’esempio con destra-sinistra dove dobbiamo spostare la leva in quella direzione ed il joystick chiuderà un contatto che per il computer significa andare in quella direzione (es: destra), il paddle ha una rotella (potenziometro) che possiamo ruotare noi nella direzione desiderata (es: destra o sinistra) ed il segnale analogico del potenziometro verrà letto dal computer che muoverà la racchetta in quel punto..
Trovate differenze?
Beh, si, con il joystick digitale (dico digitale perché esistono anche analogici e funzionano come i paddle) possiamo muoverci in una direzione ma la velocità sarà fissa e gestita dal gioco mentre con il paddle, avendo un potenziometro, possiamo girarlo alla velocità che ci pare ed il computer leggerà la nuova posizione spostandoci istantaneamente in quella posizione.
Come sono fatti?
Nella foto possiamo vedere la versione della Commodore ma ne esistono di diverse versioni e per diverse macchine.
Come detto sopra, questi controller sono dotati di un potenziometro ed un tasto o più per il Fire o altri comandi, il loro collegamento interno è semplice, prendiamo in esempio il paddle della Commodore:
In questo caso il paddle è doppio per usare sia l’asse X che Y, ma lo schema è sempre quello, può cambiare il connettore ed i pin dove sono connessi, ma la sostanza è questa. In molti casi non ci sono i condensatori, ma con questi avremmo un segnale più “morbido”, elimineranno le piccole oscillazioni facendo loro una media e stabilizzando la tensione.
In poche parole il computer o console ha un ingesso (o più) analogico ed è capace di leggere una tensione, di solito da 0 a 5V (nel caso del C64 questa funzione la fa il SID), tramite un ADC (Analog to D.igital converter) che trasforma questa tensione in un numero, proprio come farebbe il nostro multimetro. Il numero ottenuto dal convertitore sarà utilizzato per gestire la posizione del nostro sprite, nel caso di un gioco, oppure possiamo farci quello che vogliamo.
Ci sono diverse PONG o computer che utilizzano anche Joystick analogici, un esempio può essere il Dragon32 o il Vectrex o anche l’Hanimex TVG8610..
Tutte con una leva a due direzioni analogica! il vantaggio?
Poter regolare con più precisione e con diverse velocità il nostro personaggio.
Questo però richiede una maggiore escursione rispetto ad un joystick digitale ed a volte su movimenti repentini potrebbe risultare più lento, pensate su giochi (spacca-joystick) come quelli del genere atletica 😀
Coming soon...
Tutto questo per prepararvi ad un prossimo video dove realizzeremo un paddle per una console fatta in casa con la partecipazione di PCBWAY, non mancate.
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